Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.
Martedì 24 ottobre (ore 16.30) presso la sala consiliare del Comune di Camerino l’evento per celebrare il 60° della morte dell’artista Luigi Bartolini
Tutto pronto a Camerino per l’evento che celebrerà il 60° della morte di Luigi Bartolini, poliedrico artista, scrittore, poeta e incisore. Appuntamento per domani martedì 24 ottobre (ore 16.30) nella sala consiliare presso la sede comunale di Via Conti di Altino n. 19.
“Luigi Bartolini a Camerino. Professore innamorato e brigante gentile delle Muse” è il titolo dell’importante evento organizzato a Camerino, voluto fortemente anche da Luciana Bartolini, figlia dell’artista, e che avrà come relatore Francesco Maria Orsolini.
L’appuntamento di Camerino per celebrare la figura di Bartolini, nato a Cupramontana nel 1892 e morto a Roma nel 1963, fa parte di una serie di eventi, su iniziativa della Regione Marche, che coinvolgono anche altri quattro Comuni: Macerata (capofila), Cupramontana, Osimo ed Urbino.
La presenza a Camerino dal 1924 al 1926 di Luigi Bartolini è dovuta al conferimento di incarichi d’insegnamento per la disciplina del Disegno, presso l’Istituto tecnico pareggiato “Giovanni Antinori”, che divenne Regio Istituto nel 1925 per effetto di un Decreto Reale.
Il soggiorno quasi triennale a Camerino fu l’occasione per l’artista-professore di esplorare la campagna e i dintorni della città, divenendone emozionato ammiratore e profondo conoscitore, tanto da trasferire in molte delle sue incisioni realizzate negli stessi anni l’appassionato immedesimarsi nei segni della natura che vedeva durante le sue lunghe passeggiate.
A tal proposito va sottolineato che le vedute di Camerino di Luigi Bartolini costituiscono un corpus autonomo e considerevole di incisioni, comprese in alcune delle più importanti istituzioni museali e collezioni italiane, come la collezione Timpanaro, la Fondazione Longhi, la collezione Bassano.
Non fu soltanto la natura e il paesaggio del camerinese ad attirare lo sguardo poetico di Luigi Bartolini. Il grande maestro estese la sua infaticabile esplorazione visiva del genius loci anche alle testimonianze che caratterizzano lo straordinario patrimonio artistico di Camerino, disseminato nei più piccoli borghi del suo territorio. Proprio in uno di questi, la frazione di Baregnano, l’artista e già profondo conoscitore della storia dell’arte italiana, formatosi alla scuola di Lionello Venturi, scoprì un affresco quattrocentesco raffigurante il Martirio di San Sebastiano.
L’esperienza appassionata per la natura e l’arte di Camerino, che coinvolse così intensamente Luigi Bartolini, ebbe anche una musa ispiratrice, la giovane maestra Lina al centro di una storia d’amore che l’artista ricorderà a lungo e intensamente, più volte citata nell’opera letteraria Passeggiata con la ragazza del 1930 e ritratta nell’incisione inedita Lina di Camerino, gentilmente prestata da Luciana Bartolini per essere riprodotta nel manifesto della conferenza del Prof. Francesco Maria Orsolini.